L’abbraccio non e’ recinto, non quel senso d’oppressione evidente in certi sguardi sdegnati, imbarazzati, compressi nei limiti di obblighi formali senza vie d’uscita. Non può essere tutto questo, non lo e’, e’ l’ampliamento infinito di un limite immaginario, la chiusura verso l’abbandono, l’affidamento che non ha limite.

Lascia un commento