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Archivio mensile:Maggio 2012

Dicotomia male bene, mondi utopici e libero arbitrio, crocerossine e buone samaritane e badanti, giudici supremi di alte corti morali, è che ieri ho bevuto un vino con denominazione Monferrato, Pecoranera 2003 della Tenuta Grillo , ho avuto un’impressione stranissima, quello che mi ha impressionato maggiormente, immediatamente al naso, forte, evidente, precipuo, è stato l’alcol, una sensazione di caldo molto accentuata, eppure la sostanza sottostante quel’alcol è molto interessante, una struttura ben presente, bei profumi definiti, tannino non così preponderante, dopo tutto è una freisa non un nebbiolo, ça va sans dire, vino piacevole ma mi ha lasciato quella perplessità sulla gradazione, un di troppo che mi ha quasi infastidito. Leggere fa male, attenzione, nuoce gravemente alla salute.

Freddo, vischioso, mi capita la notte questo sentire, come stanotte, due sogni distinti, uno impossibile da ricordare, nell’altro invece sentivo di stare in un luogo composto da diverse stanze, tutte buie, non che le avessi viste ma solo percepite, il pavimento era morbido, o meglio non duro, sembrava assorbisse le forme dei corpi, i corpi sì, eravamo due, c’era una donna sconosciuta, appiccicati, lei si riempiva di me ed io avevo questa sensazione di risucchio, come roteassimo uno intorno all’altra, in entrambi i sogni ho avuto una sorta di terrore indomabile, mi sono svegliato e ho dovuto alzarmi dal letto, come se quel letto bruciasse, andare via, uscire dalla camera, andare altrove, come quelle due situazioni fossero legate indissolubilmente anche se non ne conosco l’origine, del primo sogno ricordo solo l’epilogo del risveglio soffocante.

Forse a volte sarebbe utile vivere con i tappi alle orecchie, ci ho pensato qualche giorno fa mentre nuotavo, coi  tappi, mai fatto invero, sensazioni stranissima, di isolamento da tutto, da ogni rumore intorno periferico ma affatto dai rumori di me, anzi, il rumore dell’acqua amplificato nella testa, moltiplicato in realtà, un rumore talmente vicino, così dentro da far vedere tutto, ho avuto la sensazione di potermi sentire perfettamente in ogni pensiero, come se tutti i pensieri galleggiassero, poterli prendere dalla superficie e toccarli, come se l’isolamento li lasciasse affiorare in una sorta di deflagrazione compressa, ne ho scelto qualcuno a caso.